Il Movimento politico “Italia Plurale” valuta positiva la nuova politica fiscale del Governo.
“Il profilo delineato per l’indebitamento netto – ha sostenuto il ministro dell’Economia, Tria, nella prefazione al Def 2019 -, anche alla luce degli oneri necessari al rifinanziamento delle cosiddette politiche invariate, richiederà l’individuazione di coperture di notevole entità. La legislazione vigente in materia fiscale viene per ora confermata nell’attesa di definire le misure alternative di copertura e di riforma fiscale nel corso dei prossimi mesi, in preparazione della Legge di Bilancio 2020”.
Il premier Conte a sua volta ha affermato che “sarebbe un errore ritrarsi in una logica di austerità che porterebbe conseguenze ancora più pesanti”. “Stiamo affrontando un quadro economico complicato”, riconosce il premier, che però poi dice: “Se guardiamo agli ultimi dati disponibili nel primo trimestre dell’anno l’Italia sta mostrando una performance promettente”. “Dobbiamo perseguire con una politica che, in un quadro di sostenibilità finanziaria, preveda incentivi, semplificazioni, misure di sostegno alle imprese e all’occupazione. Fin qui abbiamo seminato, ora dobbiamo raccogliere i frutti”, dichiara. Conte torna poi a sconfessare divisioni: “La prospettiva di governo coincide con l’intera legislatura”, “nel governo, a dispetto di ciò che viene quotidianamente rappresentato, stiamo tutti lavorando, con unità di intenti”.
Un rimpasto? “Le discussioni volte a rivendicare aggiustamenti di poltrone non sono mai avvenute e dubito che avverranno in futuro. Andiamo avanti così”, risponde. Quanto alla flat tax, assicura: “Si farà perché è nel programma e perché la disciplina fiscale va semplificata e la pressione fiscale va alleggerita”. Parla di “interventi su base progressiva”: “Mano mano che libereremo risorse con spending review, revisione delle tax expenditures e un’aggressiva politica di contrasto dell’evasione e dell’elusione fiscale, investiremo queste risorse negli obiettivi di governo”.
“Non si è mai pensato di aumentare l’Iva per fare la flat tax. Che senso avrebbe?”, ha dichiarato il ministro dell’Interno e vicepremier Salvini. Lo stesso Salvini è tornato anche sul proposito di avere “meno burocrazia e meno tasse. Già da quest’anno le partite Iva fino a 100mila euro avranno una dichiarazione dei redditi ultra semplificata. Se messi a parità di condizioni i nostri imprenditori non hanno rivali nel mondo”. Quanto alla pace fiscale si realizzerà “già da quest’anno. Conviene agli imprenditori, che hanno dichiarato, e allo Stato”.
Il Movimento politico – culturale “Italia Plurale” valuta positiva la nuova linea di politica fiscale che il Governo sta portando avanti, però a patto che non si pregiudicano gli italiani e che con il fine di cambiare tutto poi si finisca per non cambiare niente, incrementando le spese fiscali che gli italiani dovranno pagare a fine anno.
Il Movimento politico – culturale “Italia Plurale” giudica che già gli italiani sono tra i popoli europei, se non dell’intero mondo, tra i più tartassati, in tal senso si sottolinea che si rende necessario una nuova politica fiscale che consenta il giusto pagamento delle tasse per tutti senza però l’imposizione di nuovi tributi atti ad incidere fortemente sull’economia delle già tartassate famiglie italiane!