Importante incontro promosso dal Soroptimist club di Lamezia Terme. Oggi, venerdì 18 gennaio 2019 alle ore 16 al Chiostro San Domenico si terrà l’evento “Il cuore e il cervello delle donne”, nell’ambito dell’iniziativa portata avanti dal club sulla medicina di genere, così come programmato dal Soroptimist international d’Italia.
Dopo i saluti della presidente del club cittadino Concetta Giglio, interverrà la dottoressa Anna Marotta direttore dell’unità operativa di medicina e cardiologia dell’ospedale di Soveria Mannelli, che parlerà del cuore delle donne, seguirà l’intervento della neurologa Amalia Cecilia Bruni direttore del Centro regionale di neurogenetica dell’Asp di Catanzaro che parlerà del cervello delle donne. Seguirà l’intervento del dottore Roberto Ceravolo, direttore dell’unità di cardiologia dell’ospedale di Lamezia Terme che relazionerà su “In viaggio per il cuore” e infine interverrà il dottore Raffaele Maletta che relazionerà su “Tieni a mente il tuo cuore e tieni a mente il tuo cervello”. A conclusione die lavori, che saranno moderati da Sabrina Maria Curcio, seguirà l’iniziativa “Degustando”, con lo chef Antonio De Fazio che si terrà sempre al Chiostro San Domenico.
“Il Soroptimist d’Italia ha avviato una campagna d’informazione sulla salute e medicina di genere ed in particolare sui rischi legati alle malattie cardiovascolari nel sesso femminile – ha spiegato la presidente del clunìb lametino Concetta Giglio – la medicina di genere è un approccio innovativo alle diseguaglianze di salute, a partire dall’insorgenza e dall’evoluzione della malattia legate non solo a una differente appropriatezza diagnostico-prescrittiva, ma soggette anche a diseguaglianze sociali, culturali, etniche, psicologiche, economiche e politiche. Una questione non più rinviabile, perché il genere è un determinante essenziale di salute e come tale contribuisce a delineare nuove priorità, azioni, obiettivi e programmi.
Da qui la necessità di portare avanti la medicina di genere, scienza multidisciplinare che si propone di identificare e studiare le differenze tra uomo e donna, non solo nella frequenza e nel modo con cui si manifestano le malattie, ma anche nella risposta alle terapie, favorendo l’appropriatezza clinica e un’equità nelle cure. Riconoscere le differenze di genere diventa essenziale per delineare programmi, per organizzare l’offerta dei servizi, per indirizzare la ricerca, per raccogliere e analizzare dati statistici, per promuovere la salute, per informare e comunicare in modo corretto, per garantire appropriatezza, nell’accezione più allargata del termine, e personalizzazione delle cure. L’obiettivo – ha concluso la presidente Giglio – è quello di informare la popolazione femminile sulle modalità di prevenzione delle malattie cardiovascolari”.