Un negozio gestito da un imprenditore cinese, che vende, anche all’ingrosso articoli di vario genere provenienti dall’oriente asiatico è stato sottoposto a controllo da parte della Guardia di Finanza di Lamezia Terme. I finanzieri durante l’ispezione dell’esercizio commerciale, hanno trovato moltissimi prodotti che non rispettavano le prescrizioni previste dalle leggi italiane e dell’Ue. Il controllo è stato esteso a tutti i locali della ditta, permettendo il rinvenimento e l’immediato sequestro amministrativo di oltre 45.000 articoli, per varie violazioni concernenti la mancanza di istruzioni in lingua italiana, delle indicazioni di provenienza e dei dati del soggetto importatore, di fondamentale importanza ai fini della effettiva tutela degli acquirenti. Tutti gli oggetti sequestrati erano in vendita, pronti ad essere immessi in commercio.
Tra i beni sequestrati, molti prodotti destinati ai consumatori in occasione della festa della notte di Halloween: lanterne, zucche, maschere, scheletri e costumi, tutti insicuri e potenzialmente pericolosi per la salute. L’imprenditore è stato sanzionato e segnalato alle autorità competenti. Se immessi sul mercato, il valore degli oggetti sequestrati si sarebbe attestato attorno ai euro.
Dalla GdF sottolineano come “non si può fare a meno di segnalare ai consumatori che l’acquisto e l’uso di prodotti contraffatti e/o non conformi, a fronte di un iniziale risparmio economico, può avere conseguenze anche molto gravi per la loro stessa salute. Basta infatti considerare, in proposito, che le sostanze di cui sono composti i prodotti contraffatti o non conformi sono sconosciute e prive di ogni controllo e test preventivo e successivo alla produzione. Questi prodotti illeciti potrebbero, quindi, non solo risultare qualitativamente molto inferiori rispetto alla soglia di regolarità prevista, ma addirittura fortemente nocivi per l’integrità e la sanità fisica di chi li adopera, specie se a contatto diretto della propria persona e soprattutto se non ancora completamente sviluppata, come per i ragazzi”.