‘Ndrangheta in Lombardia – Beni per oltre 5 milioni di euro confiscati a imprenditore calabrese


La Direzione Investigativa Antimafia di Brescia ha dato esecuzione ad un decreto di confisca, emesso dal Tribunale di Brescia su proposta del Direttore della Dia, nei confronti dell’imprenditore edile Giacomo Marchio, 45enne, originario della provincia di Crotone ma da anni residente a Curtatone (Mantova).

 Il provvedimento scaturisce da articolate indagini svolte dalla Sezione Operativa Dia di Brescia e coordinate dalla Procura della Repubblica – Direzione Distrettuale Antimafia, che hanno consentito “di disvelare la pericolosità sociale” di Marchio, non solo in relazione ai fatti di usura per i quali è stato condannato in via definitiva nel 2013, ma soprattutto “per la sua accertata contiguità alle cosche ‘ndranghetiste insediatesi nella Lombardia orientale”.

Infatti, l’imprenditore è stato recentemente condannato a 4 anni e 6 mesi nel processo “Pesci” per favoreggiamento personale e falsa testimonianza, con l’aggravante di aver commesso i fatti per agevolare la realizzazione delle attività illecite dell’associazione mafiosa. Per quanto riguarda, invece, gli aspetti finanziari, è stata accertata la sproporzione tra i redditi dichiarati ufficialmente dal Marchio e dal suo nucleo familiare rispetto al patrimonio accumulato negli anni.

L’odierna confisca ha riguardato quote della società di Giacomo Marchio, unitamente al complesso immobiliare detenuto dall’azienda consistenti in 48 immobili in provincia di Mantova (di cui 22 appartamenti, 1 magazzino, 22 garage e 3 terreni) ed 11 immobili in provincia di Crotone (6 appartamenti, 3 fabbricati, 1 magazzino ed 1 garage), oltre a 7 immobili (3 appartamenti, 1 magazzino e 3 garage) di proprietà dell’imprenditore e dei familiari dello stesso, nonchè un’autovettura e numerosi rapporti finanziari, per un valore complessivo superiore ai 5 milioni di euro.


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