Il “Pranzo Tradizionale della Domenica” al Festival dell’Ospitalità di Nicotera


Il “Festival dell’Ospitalità 2018”, svoltasi nei giorni scorsi a Nicotera, registra un successo di grande rilevanza. L’evento che ha coinvolto l’intero borgo, nella sua IV edizione, ha unito numerosi professionisti e consulenti del settore e del mondo dell’ospitalità, appassionati di viaggio, esperti di comunicazione e di digitale. Un momento, una tre giorni full immersion, per un turismo fatto di ospitalità e persone, che affonda le sue radici profonde nella Calabria più antica, diventa un modello al quale ispirarsi tra workshop formativi e momenti di incontro con la comunità. Durante l’ultima giornata dei lavori l’evento nell’evento, il “Pranzo tradizionale della domenica” che si è svolto nella frazione Nicotera Marina nel bellissimo largo davanti alla chiesa dell’Immacolata Concezione.

Ore 13.30 di domenica, un unico tavolo che prende per intero la piazzetta, i responsabili di Evermind, Home for Creativity e Kiwi società cooperativa, Francesco Biacca, Angelo Carchidi, Roberta Caruso, tanti altri giovani con la maglietta gialla con sopra stampati i simboli del festival, e poi tanto sole, cielo azzurro e il profumo del vicino mare, tanti ospiti provenienti da ogni parte dell’Italia, alcuni ospiti stranieri. Il Pranzo tradizionale della domenica è stato organizzato in modo da far amalgamare l’evento al territorio, rendendo “partecipanti” le donne della marina che hanno voluto cucinare una pietanza tipica per gli ospiti del Festival e partecipando anche al pranzo stesso, tutti assieme, organizzatori, ospiti e paesani.

Un conviviale, un pranzo comunitario, ma prima di tutto un incontro di culture, di sapori, di ritmi, di territori. Il “Pranzo della Domenica” di Nicotera Marina è stato un “atto” del convegno importantissimo, una chiusura dei “Lavori” autorevole per la valenza simbolica e dei contenuti. Il tavolo o meglio la “tavola” dei relatori e degli ospiti, imbandita con i colori della domenica e della festa. Il rosso scuro del vino tosto di Limbadi, il verde piccante dei Pipi arrustuti sulla fornacetta con la brace, il viola delle melanzane arrostite, conzate con menta, aglio e peperoncino, quelle infarinate e fritte, il giallo dorato delle patate arrosto con il rosmarino, le pignate con i fagioli bianchi e quelli rossi, il nero delle piccole olive di giarra, il pane con la rossa ‘nduja di Spilinga, le violacee cipolle di Tropea in agrodolce, la parmigiana di melanzane. Tutti i sapori, gli aromi, i profumi e i colori del territorio escono fuori dalle case della marina di Nicotera, s’incontrano con le “contaminazioni” di altre culture, sulla stessa tavola convivono specialità nordiche preparate da una coppia di svedesi che ha scelto di comprare casa e di abitare, per lunghi periodi dell’anno, alla Marina. Come in un lungo viaggio tutte le specialità tipiche arrivano, una dopo l’altra, sulla tavola, formano una tavolozza unica e costituiscono, tutte assieme, il “Pranzo della Domenica” di Nicotera Marina.

Franco Vallone


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