Nella fase di passaggio di consegne tra la luce del giorno e l’oscurità della notte i cronometri hanno registrato, a fatica, l’unico centesimo di secondo in meno della Osella FA30 Zytek preparata da Armaroli del catanese Domenico Cubeda sulla Norma M20 FC del sardo Omar Magliona. Tanto è bastato al nuovo Re del Pollino che in gara 2 ha impiegato 2:45.01 a percorrere i settekm e 100m che separano la partenza della gara automobilistica posta in Contrada “Terra Rossa” di Morano Calabro dall’arrivo di località “Le Teste” di Campotenese per vincere, strappando di mano l’assoluta al diretto rivale che la aveva conquistata in gara 1. La magistrale performance di fine giornata ha consentito al driver di mettere un sigillo sul primo gradino del podio posto in vetta, suo per la quarta volta dal 2013 e di vincere altresì la prima assoluta CIVM in carriera. Al terzo posto, il pugliese Francesco Leogrande su Osella PA 2000 Honda.
Lunga, impegnativa ed a tratti estenuante per tutti, dai piloti costretti a lunghe attese in area di allineamento con conseguente perdita di concentrazione, alle squadre di assistenza, agli organizzatori ed al pubblico, questa sesta prova di campionato protrattasi dalle prime ore del mattino sino al tramonto per il nutrito numero di partecipanti e per i numerosi incidenti verificatisi. Una corsa divenuta col passare delle ore più gravosa del previsto che ha messo a dura prova il Direttore di gara Rosario Moselli unitamente agli aggiunti Fiore Perri e Carmine Capezzera non corrisposti, a dirla tutta, per tempestività di reazione e conoscenza delle normative, da taluni commissari di percorso mandatari unici della sicurezza sul tracciato ma pure gli uomini della scuderia organizzatrice Morano motorsport sfiancati dalla continua operatività consecutio di manifestazioni di tale entità.
La tricolore calabrese, rischiosa per velocità intrinseche e trappole nascoste ha come previsto elargito conferme, vedi lo strepitoso connubio Elia-Ferragina ma pure polverizzato sogni. Su per il valico di Campotenese si corre forte e si rischia tanto, quelli che vincono lo fanno supportati dal giusto mix di esperienza, coraggio ed incoscienza. Qui servono cavalli ma pure polso, qui non si improvvisa. Si vince per poco, si perde e si sbaglia per ancor meno.
Il popolo dei motori ben conscio sia l’ufficialità di campionato a garantire ad una manifestazione quel ruolo da passerella di big che eventi non titolati non possono in alcun modo vantare e che assistere alla tappa di domenica avrebbe significato veder correre forte sulla “autostrada delle salite” Scola, Fattorini, Conticelli, Lombardi, Nappi, Peruggini, Iacoangeli, Sbrollini, Dondi, Pedroni e tanti altri ancora, non ha, come previsto, mancato l’appuntamento. Le attese non sono andate deluse, lo spettacolo avente attori principali sfida e velocità ha confermato come da pronostici il successo annunciato e la chiusura del sipario ha lasciato spazio ad approvazione ed entusiasmo.
Questa ottava edizione va in archivio ma a Morano vi è già chi ha gettato lo sguardo al calendario CIVM del prossimo anno. Da queste parti, più che in altri luoghi, pare si sia capito quanto impegno la corsa possa richiedere ma pure quanto benessere possa portare.
Massimiliano Giorla