Pagamenti tirocini: siamo disponibili al confronto con i lavoratori


Con decreto n. 1336 del 09/02/2017 la Regione Calabria si era impegnata a finanziare progetti territoriali da parte degli Enti Pubblici, nell’ottica di avviare percorsi di politiche attive nella modalità di tirocini. La misura, a cui sono stati assegnati 24 milioni di euro, riguarda i lavoratori precedentemente inseriti tra i percettori di mobilità in deroga ed esclusi dal beneficio dell’indennità in seguito all’Accordo-quadro sottoscritto con le parti sociali in data 07/02/2017.
“Un percorso sinergico avviato con i sindacati e fortemente voluto dal presidente Mario Oliverio attraverso il quale avviare percorsi di politiche attive nel più breve tempo possibile, dare seguito alle progettualità presentate dagli enti, nonché fornire liquidità ai beneficiari”. Così ad aprile si pronunciava l’assessore al Lavoro Roccisano.

I tirocini, della durata di 6 mesi, presso i Comuni che hanno aderito al bando sono iniziati a giugno, ma gli ex percettori di mobilità non hanno ancora percepito il denaro promesso. Degli 800 euro mensili che doveva pagare l’INPS ancora non si è visto un centesimo. Questi lavoratori svolgono un ruolo fondamentale e forniscono servizi alle collettività che le Amministrazioni Comunali, in carenza di organico e che non hanno possibilità di assumere, non riescono a garantire.
Sono passati tre mesi dall’inizio dei progetti, la situazione non si sblocca e migliaia di famiglie, già duramente provate da crisi economica e disoccupazione, aspettano di portare a casa uno stipendio.
Un ritardo che è ancor più grave se si pensa che, oltre un anno dopo la richiesta avanzata dall’INPS, la Regione non ha ancora provveduto ad inserire gli ex lavoratori in deroga in un particolare bacino di ex percettori di ammortizzatori sociali che in Calabria sono in totale 25 mila.

C’è da aggiungere che non è nemmeno possibile che i Comuni anticipino le spettanze, poiché i pagamenti devono passare obbligatoriamente attraverso l’INPS, come previsto dal bando.
Come Partito della Rifondazione Comunista chiediamo cosa abbia fatto in tutto questo periodo la Regione Calabria e se sia realmente intenzionata a risolvere in tempi molti brevi la questione dei pagamenti dei sussidi. Altrimenti il rischio è che i lavoratori, ai quali va tutta la nostra solidarietà, avranno ciò che gli spetta quando ormai avranno terminato da molto tempo i tirocini.
Progetti che, in realtà, rientrano tra i palliativi che questa Giunta Regionale ha scelto di utilizzare durante il suo mandato senza offrire alcune prospettiva concreta di reinserimento nel mondo del lavoro. Tra tre mesi cosa sarà di queste persone? Troveranno un lavoro o aspetteranno l’ennesimo bando? In un contesto in cui la disoccupazione cresce ogni giorno, la Regione Calabria è disposta ad intraprendere seriamente politiche e investimenti per mettere la parola fine alla precarietà del lavoro?
Diciamo a questi lavoratori: “Comprendiamo le ragioni della vostra rabbia e del vostro disagio. Per parte nostra, siamo disponibili ad un confronto con voi, nelle forme nei tempi che riterrete utili e sappiate, comunque, che saremo al vostro fianco in tutte le iniziative di lotta che vorrete mettere in campo.”

Partito della Rifondazione Comunista – Federazione di Catanzaro


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