Il vice ministro allo Sviluppo economico, Teresa Bellanova, illustra la legge di stabilità a Lamezia Terme


bellanova-bruno-puccioInvestimenti e risorse per il Mezzogiorno e per la Calabria che “avrà l’occasione di sfruttando la sinergia che esiste tra la Regione Calabria e Governo nazionale, nell’interesse dei lavoratori e delle lavoratrici”. Parola del vice ministro allo Sviluppo economico, Teresa Bellanova, oggi a Lamezia Terme con il presidente della Provincia di Catanzaro, Enzo Bruno, per incontrare amministratori e operatori economici e avviare un confronto sui contenuti della legge di stabilità del 2017. Tante, infatti, le misure a sostegno delle imprese e dei giovani, con uno sguardo attento alle politiche del lavoro. Il referendum costituzionale è una scadenza importante, ribadisce il vice ministro, ma “non stiamo cambiando l’impegno che ci siamo assunti con i lavoratori nella convocazione di tavoli di crisi. Quanto previsto nella legge di Stabilità 2017, che dovrà passare ancora in Senato, guarda proprio ai lavoratori e parla molto al Mezzogiorno”. Sgravi fiscali per l’assunzione di giovani apprendisti, l’importanza data all’alternanza scuola-lavoro, i 50 milioni di euro rifinanziati per la stabilizzazione Lsu-Lpu, e la decontribuzione per i lavoratori agricoli, nel primo quinquennio di assunzione, oltre allo sviluppo e competitività: sono queste alcune delle misure previste dalla legge di stabilità 2017 e illustrate dal vice ministro Bellanova, introdotta dal presidente della Provincia di Catanzaro che ha posto l’attenzione, in particolare, sulla situazione dei Centri per l’impiego.

“La presenza del vice ministro Bellanova dimostra ancora una volta la sua attenzione per la nostra regione: è già venuta in altre occasioni a darci una mano importante su vertenze di peso, dimostrando con la sua presenza tangibile, la vicinanza del Governo a tanti precari calabresi – ha esordito il presidente della Provincia di Catanzaro, Enzo Bruno -. In questa particolare occasione, ci permette di approfondire le tematiche della legge di stabilità 2017  cui una regione come la nostra, con problematiche strutturali soprattutto legate al mondo del lavoro. La legge di stabilità – dice ancora Bruno – puntualmente diventa una grande opportunità per affrontare le difficoltà di questa regione. Vogliamo conoscere quali novità ci sono per il sistema dell’imprenditoria, delle Autonomie locali e quali conseguenze potrà avere sul territorio la vittoria del Sì su realtà importanti per il mercato del lavoro come i Centri per l’Impiego, che ad oggi si trovano in condizioni drammatiche ma possono essere gestite dalle Province, a cui invece la delega viene sottratta in seguito all’applicazione della Legge Delrio. Attendiamo di capire come muoverci nell’interesse dei lavoratori alla luce della scadenza delle convenzioni con la Regione che detiene attualmente la delega. Si parla della creazione di una Agenzia nazionale – conclude il presidente Bruno – ma al momento  l’unico ente che può gestire il settore sono proprio le Province che però non hanno la delega e quindi la condizione di autonomia gestionale di procedere”.

“Le politiche per il lavoro – ha detto il vice ministro Bellanova – devono essere politiche nazionali e inquadrate dentro l’agenzia nazionale per l’impiego, dove parteciperanno tutte le Regioni, nella quale si dovranno definire gli standard qualitativi che devono essere uguali da nord a sud”.

Tra le altre misure illustrate dal vice ministro allo Sviluppo economico, si annovera la previsione di miliardo di euro per il fondo per la povertà, incrementato oggi con altri 150 milioni di euro. Ma anche la possibilità riconosciuta a lavoratrici e lavoratori di aziende in crisi di ottenere un finanziamento qualora decidano di mettersi in cooperativa e avviare un’attività. Perché “il nostro obiettivo – ha spiegato ancora – è depotenziare le politiche passive, come la mobilità o la cassa integrazione, incentivando le persone ad inventarsi nuove attività con supporto delle politiche pubbliche”. Novità anche nella gestione del call center: le aziende che porteranno il lavoro all’estero, saranno soggette a controlli specifici con multe che arriveranno a 150 mila euro, ciò avverrà attraverso una campagna di controllo serrato. “Sempre all’interno dello stesso emendamento – spiega – abbiamo definito 30 milioni di euro per coprire la cassa integrazione per i lavoratori dei call center”. L’impegno del vice ministro, comunque, è quello di tornare al più presto per parlare in maniera approfondita della legge di Stabilità con associazioni di categoria, imprenditori, cittadini.


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