Personaggi omerici in scena a Petrizzi


hdr_1471268314619Il fascino intramontabile della mitologia greca, la nobile arte del teatro, il mistero della notte violata dalla suggestione del fuoco, il potere della danza che pare essere la massima espressione del mondo comunicativo, la capacità della musica di prenderti per mano e di accompagnarti in luoghi sconosciuti che mai avresti creduto di poter visitare, un canto diffuso nell’aria da una voce celestiale . Questo ed altro ancora è stato “Narrami, o musa”, il Percorso sensoriale che per due giorni, 11 e 12 Agosto, a Petrizzi, ha raccontato ai visitatori parte del viaggio immaginario che Ulisse dovette affrontare per poter rientrare in patria al termine della guerra di Troia, questa l’ultima fatica di Macròs, l’associazione culturale distintasi nel circondario per un nuovo modo di fare cultura. Un progetto ambizioso nato per stuzzicare, riuscendoci appieno, menti curiose, portato in scena da veterani delle rappresentazioni e da nuove leve dimostratesi fin da subito forza vera del sodalizio per poliedricità, interessi e preparazione. Il pubblico, suddiviso in gruppi, seguendo un viaggio che lo ha entusiasmato, ha avuto modo di conoscere da vicino Polifemo, il mostro monocolo descritto nell’Odissea come il più terribile dei ciclopi e lo stratagemma da Ulisse messo in atto per sfuggire dalla grotta dove l’irsuto pastore, dopo avergli ucciso alcuni compagni, lo aveva rinchiuso, lo sbarco del sovrano di Itaca sull’isola di Eea promontorio del Circeo di oggi, l’inevitabile incontro con la maga Circe che invita parte degli ignari esploratori ad ingerire vivande a base di ciceone che li trasformano in maiali cani e leoni, ergo l’erba Moly consigliata da Ermes all’eroe omerico come antidoto ai poteri magici di Circe. Lo spettacolo, alla cui realizzazione hanno dato la loro preziosa collaborazione fuori dalla scena alcuni volenterosi soci, è stato approntato su testi di Antonio Pasquale, Miriam Santopolo e Ulderico Nisticò, ha trovato un notevole riscontro di pubblico ed è stato intervallato da innovative proiezioni video e gradevoli intermezzi degustativi. Insomma, epicità sì ma raccontata con originale modernità. Macròs, nata con l’intento di raggruppare amici condividenti passioni comuni in un piccolo borgo collinare ionico da sempre avezzo al sapere, punta alto e continua a farsi conoscere in modo esponenziale forte dell’aristotelico pensiero che la cultura è il miglior viatico per la vecchiaia.

Massimiliano Giorla


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