“Le querce e i pini, e i loro fratelli della foresta, hanno visto sorgere e tramontare così tanti soli, e visto andare e venire così tante stagioni, e svanire nel silenzio così tante generazioni, che possiamo ben chiederci cosa sarebbe per noi “la storia degli alberi”, se questi avessero la lingua per narrarcela, oppure se le nostre orecchie fossero abbastanza sensibili da comprenderla”.
E’ questa solo una delle tante citazioni che si trovano in giro sul valore degli alberi. Custodi silenziosi delle storie di una comunità. Ma da qualche giorno a Soverato quegli osservatori silenziosi non avranno più la possibilità di custodire alcun ricordo. Tagliati in tutta fretta per far posto ad un qualcosa di temporaneo di cui, alla fine non resterà nulla. Un taglio che non è piaciuto ai residenti. Al punto che sono intervenuti i carabinieri, a cui evidentemente non sono bastate le spiegazioni dell’amministrazione che avrebbe detto che gli alberi erano malati. Ad un primo esame pare invece che godessero di ottima salute. Ecco perché bisognerà stabilire ora se quanto è stato fatto poteva essere fatto.
(g.z. CatanzaroInforma)
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