L’accusa al primo cittadino: “Non vuole affrontare con trasparenza il problema della situazione debitoria dell’ente e delle serie problematiche connesse al bilancio”
“Scopriamo che i debiti del Comune di Chiaravalle dovrebbe pagarli un certo Pappagone. Ma non era Pantalone?” ironizza Claudio Foti, consigliere di minoranza, replicando alla recente nota della maggioranza che lo accusa di sollevare “critiche infondate e pretestuose”.
Foti risponde alla compagine del sindaco Donato, accusando direttamente il primo cittadino “di non voler affrontare con trasparenza la situazione debitoria dell’ente e delle gravi criticità che affliggono il bilancio”.
“Il bilancio del Comune sta andando fuori controllo – dichiara Foti – e non mi sono mai sottratto alle mie responsabilità, mettendoci la faccia, contrariamente a chi sta lì in via Castello pensando solo al proprio orticello. È da anni che avverto il sindaco della gravità della situazione. È da anni che lo invito a prendere provvedimenti per evitare il ripetersi di errori che di fatto hanno compromesso la gestione finanziaria, dichiarandomi disponibile a lavorare io personalmente al fianco degli uffici. Ma niente. Donato non ha mai voluto e non vuole affrontare il problema. Anzi, con l’ultima nota stampa scarica proprio sugli uffici colpe non loro”.
Nella sua dura replica, Foti denuncia la mancanza di risposte puntuali e concrete: “Il sindaco parla di posizioni faziose e propagandistiche da parte mia, ma è lui che si sottrae al confronto. Non è stato in grado di rispondere ad una sola criticità sollevata, ma soprattutto non è stato nelle condizioni di risolvere un solo problema sollevato. Agisce solo in emergenza per attoppare questo o quel buco.
Nella sua dura replica, Foti denuncia la mancanza di risposte puntuali e concrete da parte del sindaco: “Il sindaco parla di faziosità e propaganda da parte mia, ma è lui a sottrarsi al confronto. Non è riuscito a rispondere a nessuna delle critiche sollevate e, soprattutto, non ha saputo risolvere neppure uno dei problemi evidenziati. Interviene solo in situazioni di emergenza, limitandosi a ‘tappare i buchi’ qua e là, senza una visione strutturale o soluzioni di lungo termine.”
Usa il linguaggio del politichese per dire tutto e niente, mentre Chiaravalle ha bisogno di essere governata. Con numeri alla mano, Donato non ha ancora chiarito: la situazione debitoria delle somme urgenze, delle rilevanti passività pregresse, né ha risolto la questione del fondo anticipazione di liquidità, disattendendo norme, principi contabili e pareri del Ministero dell’Interno”.
E aggiunge, incalzando Donato: “La sua nota è ridicola: sembra orientata solo a mantenere la macchina amministrativa per scopi elettorali. Abbia il coraggio e l’onestà intellettuale ma soprattutto istituzionale di dichiarare (può davvero farlo?) che il Comune non ha debiti, con ditte, fornitori e vari operatori che hanno erogato da tempo servizi, non vantano alcun credito, eccetera eccetera.
Lo faccia in consiglio, però, in un pubblico confronto, non nascondendosi dietro note stampa di facciata. Perché, ancora, non ha avuto il coraggio di consegnarmi il giornale di cassa aggiornato ad oggi? Perché sfugge alle mie domande? Da cosa sfugge? Cosa nasconde ai cittadini?”.
Infine, Foti non risparmia critiche a tutta la maggioranza, accusata di replicare le stesse logiche di un recente passato. “Donato e la sua amministrazione – conclude Foti – stanno ormai portando avanti un sistema di gestione privo di trasparenza, un deja-vu di tutte quelle politiche che ho sempre contrastato e che continuerò a combattere. Chiaravalle merita un’amministrazione che operi con serietà, trasparenza e impegno reale per il bene comune”.
Concludono infine rivolgendosi a Donato: “Butta giù la maschera e confrontati con lealtà, ma soprattutto con onesta istituzionale.