In riscontro alle ultime dichiarazioni del consigliere Foti, ci preme evidenziare alcune importanti considerazioni circa la sua condotta e le sue asserzioni riguardo alla sua fantasiosa ipotesi del rischio di un nuovo dissesto finanziario del nostro Comune.
Il consigliere Foti dimentica che, negli ultimi sette anni, lo stesso ha rivestito ruoli di rilievo in seno all’attuale maggioranza: Assessore al bilancio ed ai lavori pubblici, nonché Presidente della commissione bilancio.
Pertanto, come è di facile intuizione, egli ha avuto ampio spazio per dimostrare le proprie capacità amministrative e per contribuire alla gestione sana e solida del bilancio comunale. Ma al netto di una apparente motivazione logica, oggi, il Foti si concentra unicamente, nonché strumentalmente, sul sollevare critiche e allarmi infondati e pretestuosi, dipingendo un quadro delle finanze dell’Ente che pare più frutto di una sua visione distorta che di una reale analisi della situazione finanziaria.
Paradossale è che l’ipotesi di un disastro finanziario si sarebbe concretizzato solo nell’ultimo anno, periodo che non solo è troppo breve per incidere con decisione sugli equilibri del bilancio, ma che è anche casualmente coincidente con il suo allontanamento.
Se mai ci fosse la remota e irrealizzabile eventualità di un nuovo dissesto, perché mai il Consigliere “oggi” di minoranza non si chiede quale siano le sue responsabilità? Perché fino a poco tempo fa non si è chiesto nulla in merito alla sua gestione e alla sua capacità amministrativa? Se criticità ci fossero, le stesse sarebbero solo imputabili all’odierno detrattore e alla sua incapacità. Egli si deve chiedere come ha gestito quegli anni e deve farsi carico della propria imperizia.
Invero, la realtà dei fatti ci restituisce una posizione non strettamente politica del consigliere ma faziosa e propagandistica, in quanto lo stesso si dimostra solo accecato da rancori personali, e cosi attraverso l’arte della maldicenza tenta maldestramente di delegittimare il serio e concreto operato dell’attuale maggioranza.
Siamo del parere che le critiche sterili, soprattutto se utilizzate con il fine unico del proprio tornaconto, rimangono un esercizio di demagogia inopportuno e inconcludente: la comunità ha bisogno di persone competenti e impegnate che operino con spirito di collaborazione per il bene comune.
Questo è ciò che noi stiamo con fatica e impegno mettendo in pratica: tutto ciò è, difatti, evidente nello stesso episodio citato dal Foti circa il cavo tranciato in zona Pirivoglia. Il Consigliere denuncia il ritardo ma lo stesso non sa o gli è comodo non sapere che si è intervenuti nel ritracciare il responsabile del danno. Evitare che le responsabilità di un soggetto ricadessero sulle casse comunali è stata la preoccupazione di un’Amministrazione attenta e scrupolosa. Forse più coerente alla logica del consigliere Foti sarebbe stata la filosofia “paga pappagone”, ovvero avremmo dovuto far pesare sulle tasche di tutti i cittadini la responsabilità del singolo.
In realtà, oggi il Foti sta solo sfruttando e foraggiando la farraginosità e la lentezza di alcuni processi e procedimenti gestionali, con il fine precipuo di ricostruire una propria immagine politica, di amministratore competente e attento, che ormai ha perso da tempo.
Invitiamo chi prima militava nelle nostre file ad una profonda e lucida riflessione, perché se minoranza dev’essere che lo sia realmente: rinunci a tutti quegli incarichi che continua a mantenere in qualità rappresentante della MAGGIORANZA! Ad esempio abbandoni il ruolo nel consiglio di Amministrazione del GAL, lasciando spazio a chi intende lavorare con serietà e trasparenza per il bene dei cittadini.
L’amministrazione resta comunque impegnata e concentrata sugli obiettivi fondamentali per il benessere del territorio, nella piena fiducia che il confronto politico è tale solo se costruttivo e, dunque, orientato agli interessi della comunità.