Si è spento Ninì Corapi, un nome che a molti evoca non solo il ruolo ufficiale che ha svolto di Presidente dell’Ordine dei Farmacisti di Catanzaro ma anche una presenza amica, l’eco di una vita vissuta al servizio della comunità con cordialità e autentico slancio umano.
Il Dott. Vitaliano Corapi, conosciuto da tutti come Ninì, ovvero con quell’appellativo familiare che sfuma i titoli e riscalda il cuore, ha tracciato un cammino di dedizione che va oltre i meriti professionali: ha fatto della sua professione di farmacista, ereditata dal padre Guido, un luogo di incontro e sostegno, incarnando il senso antico del mestiere, dove la cura dell’altro trascende la semplice dispensazione di medicine.
Nel 1974, si laurea in Farmacia presso l’Università di Messina, e da allora la sua figura comincia a tessere una trama di relazioni che, al di là dei compiti istituzionali, unisce persone, idee e generazioni.
Prende le redini della farmacia di famiglia l’anno successivo, nel 1975, e da quel momento ogni cliente non è solo un paziente ma un amico, qualcuno per cui spendere parole di conforto, rassicurazioni, consigli.
Negli anni, si fa portavoce dei farmacisti, diviene una figura istituzionale; ma, pur sedendo ai tavoli della Federazione degli Ordini e presiedendo l’Ordine dei Farmacisti di Catanzaro, resta sempre Ninì, il farmacista che conosce ognuno dei suoi colleghi per nome, che ascolta le loro storie, che difende con tenacia una professione alla quale ha consacrato la propria esistenza.
Tra gli onori e i titoli, egli ha sempre scelto di mantenere la semplicità di chi sa che il valore delle proprie azioni risiede nella qualità della presenza e dell’impegno quotidiano.
Ricordo la mia prima uscita ufficiale come dirigente dell’IIS “E. Ferrari” di Chiaravalle Centrale, su invito di Ninì alla Cerimonia del Caduceo.
E’ stato un Presidente che con straordinaria sensibilità, sosteneva il legame tra scuola e mondo del lavoro, incoraggiando gli studenti a partecipare alle esperienze di PCTO presso le farmacie locali. Grazie a lui, molti giovani hanno avuto la possibilità di crescere sul campo, riscoprendo l’orgoglio e la dedizione di una professione capace di arricchire chi la pratica.
Ninì Corapi lascia la moglie, Rosetta, insegnante che conosco per la stessa passione e impegno che caratterizzavano Ninì, e i figli Marianna e Guido, a cui vanno le mie più sentite condoglianze estese a tutti i familiari.
Fabio Guarna (Soverato News)