I Santi di Soverato?


 Oggi è la Festa di Ognissanti, dedicata quindi anche a quelli che, pur canonizzati, sono di fatto dimenticati. Se si tenesse un’indagine sociologica, scopriremmo magari che tanti pensano essere Patroni di Satriano i Santi Medici, mentre lo è san Teodoro; e chissà quanti credono che a Soverato lo sia la Madonna di Portosalvo, visto che la Marina, cioè il 90%, e il Comune, non si curano dell’Addolorata, e continuano a considerarla festa di Soverato Superiore: i primi, quelli di Soverato Superiore.

 Figuratevi san Foca, che pure è Patrono di un paese; e l’Acheropita… e quanti altri dimenticati.

 Ho recentemente tentato di toccare l’argomento dei Santi di Soverato, e ne ho ricavato solo qualche cattiva occhiata. Volevo tenere uno spettacolo teatrale, e mi hanno detto, alla calabrese maniera, che POI VEDIAMO. Lo farò lo stesso quando voglio e posso, però il mio intento era più fattivo, e diciamo pure ufficiale: se voglio solo divertirmi, non devo chiedere il permesso a nessuno.

 Volevo mettere in scena Carlo Amirante, militare prete benefattore, la cui causa giace in qualche polveroso cassetto dell’Arcidiocesi di Napoli, e vano fu ogni conato di spolverarlo.

 E fra Giacomo da Soverato, figura tuttora ricordata dai Cappuccini anche come uomo di alta cultura e autorevolezza. Gli è dedicata una viuzza.

 E Zumpano, teologo agostiniano, cui dobbiamo, con il convento poi passato in agro di Petrizzi, e la Pietà del Gagini. La causa di beatificazione non fu mai iniziata, però lo chiamarono lo stesso beato. Vedi sopra per una via con targa appena visibile.

 Auguri però a tutti quelli che portano il nome di qualche Santo. Anche il mio, sant’Ulderico, è sparito dal calendario.

Ulderico Nisticò