Commento ai commenti a RAI UNO di stamani


1. La trasmissione di Soverato aveva un taglio di varia umanità, mostrando il mare, e solo qualcosa della storia e della Pietà; e peperoncino e produttività moderna.

2. Dopo anni e anni e anni in cui la Calabria è stata mostrata solo come occasione di piagnisteo politicamente corretto, si sono viste cose e persone normali, che hanno saputo dire qualcosa di sensato.

3. Si può parlare di Soverato, e della Calabria in genere, come di qualsiasi altra terra di questo mondo, e in italiano normale.

4. Se avete voglia di un più ampio docufilm, o film o simili su Soverato, tirate fuori soldi pubblici e privati. A Soverato ci sono validissimi registi, attori, scenografi… e autore. Notate il singolare, e “ognuno l’arte sua”.

5. Soldi? Esiste una Regione Calabria, che ha tantissimo denaro da spendere, prima che se lo ripigli l’Europa come succede dal 1970. E se i regolamenti europei sono di ostacolo, ebbene, peggio per loro.

6. Se altresì siete rimasti con la curiosità dei Siculi, necessariamente tagliata, radunatevi da qualche parte un paio d’ore belli seduti, e vi racconto Siculi, Poliporto, Suberatum eccetera. Lo dico sul serio, ma dev’essere una cosa seria. E niente storici della domenica, e sbarchi di Ulisse in alta montagna.

7. Che Soverato non voglia un turismo di sei mesi, è palese; e lo si deve alla netta prevalenza dei dilettanti sui professionisti. I dilettanti fanno turismo come i dilettanti, cioè nei ritagli di tempo, perciò non ci servono, anzi fanno danno. Bisogna cambiare.

Ulderico Nisticò