Soverato, intelligenza artificiale e sanità: “Un’alleanza strategica”


Il dottore Giuseppe Pipicelli sostiene le iniziative dell’Osservatorio Nazionale Minori e Intelligenza Artificiale: l’importanza dell’Intelligenza Aumentata in un mondo in rapida evoluzione 

“L’intelligenza artificiale rappresenta una rivoluzione che coinvolge ogni aspetto della nostra società, inclusa la sanità”. Ad affermarlo è il dottore Giuseppe Pipicelli, già Direttore della U.O. Complessa di Diabetologia e Dietologia Territoriale dell’azienda Sanitaria Provinciale di Catanzaro fino al 2011, quando è andato in quiescenza. “Come ho già sottolineato nel mio recente intervento al Congresso nazionale sull’IA di Torre di Ruggiero – sottolinea Pipicelli – la tecnologia non solo sta trasformando il modo in cui curiamo e gestiamo le patologie, ma sta anche ridefinendo il rapporto tra medico e paziente”.

Pipicelli prosegue spiegando come la medicina moderna si trovi di fronte a “sfide complesse”, che richiedono un volume di dati e informazioni ben oltre la capacità elaborativa della mente umana. “È qui che l’intelligenza artificiale entra in gioco – continua l’ex primario – con la sua capacità quasi illimitata di elaborare e integrare grandi quantità di dati in modo rapido ed efficiente. L’IA, infatti, non deve essere vista come una minaccia, ma come uno strumento potente che può migliorare la pratica medica, rendendo i processi diagnostici e terapeutici più precisi e personalizzati”.

Un aspetto fondamentale discusso da Pipicelli a Torre, nel corso di una sessione che lo ha visto tra i relatori Aniad (Associazione Nazionale Italiana Atleti Diabetici), riguarda la necessità di regolamentazioni rigorose per l’uso di tecnologie innovative nei sistemi sanitari. “L’AI Act dell’Unione Europea, che classifica i sistemi utilizzati nei dispositivi medici come ad alto rischio, richiede standard rigorosi in termini di governance dei dati, trasparenza e supervisione umana”, spiega. “Questi requisiti – il medico di Soverato – sono essenziali per garantire che le decisioni prese con il supporto dell’IA siano accurate, non discriminatorie e sempre sotto il controllo dell’operatore sanitario”.

Pipicelli sottolinea inoltre l’importanza della trasparenza degli algoritmi utilizzati, un punto chiave per mantenere la fiducia della popolazione e assicurare che il machine learning sia un supporto, non un sostituto, del giudizio clinico umano. “L’Osservatorio Nazionale Minori e Intelligenza Artificiale, attraverso la sua azione di vigilanza e promozione dell’uso etico dell’IA, assicura che questi principi siano sempre rispettati”, aggiunge.

Nel suo intervento, Pipicelli ha indagato anche il concetto di “Intelligenza Aumentata”, una visione che pone l’essere umano al centro del processo decisionale, utilizzando l’IA come un amplificatore delle capacità cognitive umane. “Questo approccio consente di trasformare i dati grezzi in conoscenza utile, migliorando la capacità dei medici di fare diagnosi e scelte terapeutiche informate”, spiega. Grazie all’IA infatti “è possibile sviluppare modelli predittivi che permettono interventi correttivi tempestivi e personalizzati, migliorando così gli esiti clinici”.

Tuttavia, Pipicelli insiste nel ribadire che la chiave del successo di questi modelli risiede nella loro trasparenza. “I professionisti devono comprendere le logiche decisionali dei modelli per poter integrare le informazioni prodotte con la propria esperienza clinica”, dichiara. “L’intelligenza artificiale, se usata correttamente, può essere un alleato potente, migliorando non solo l’efficacia delle cure, ma anche il modo in cui vengono erogate”.

Concludendo, Pipicelli ribadisce che, grazie all’impegno dell’Osservatorio e alla collaborazione con esperti del settore, si può garantire un uso responsabile dei modelli intelligenti in ambito sanitario. “In un’era di rapidi cambiamenti tecnologici, è essenziale adottare un approccio equilibrato che riconosca le potenzialità dell’IA, garantendo al contempo la sicurezza e la tutela dei pazienti”, afferma. “Con l’intelligenza artificiale come alleato strategico, possiamo costruire un futuro dove la tecnologia e l’umanità collaborano per migliorare la salute e il benessere di tutti”.