Quattro soldi della Regione: e a Soverato?


 Ci vuole coraggio a intitolare che la Regione concede 2.400.000 € per i “grandi eventi”, un cifra che pare assai; e poi nell’articolo elencare i dettagli, e questi rivelarsi degli spiccioli; e che ancora più spiccioli saranno togliendo questo e quello; ed è da vedere quando verranno effettivamente erogati pro manibus. Si va da un massimo di 200.000 a cifrette da 20.000.

 Non entro nei particolari, e sarebbe compito dei consiglieri regionali, con speciale riguardo a quelli di opposizione. Così, a intuito, mi chiedo se non si poteva fare di più e meglio, con tutti i denari del PNRR destinati alla Calabria; e che la Calabria deve spendere, prima che facciano la solita fine dal 1970: tornare indietro vergini.

 Quello che leggo, sono i solitissimi contributi a pioggia, tanto per non dire no a nessuno. Quanto al merito, bisogna studiare caso per caso, e non mi pare ci sia nulla per la valorizzazione della cultura e del turismo culturale.

 Come al solito, in una Calabria in cui, per tradizione, gli assessori alla cultura sono di arredamento.

 Soverato non compare manco per refuso di stampa. E già, “palumbu mutu non po’ essera servutu”. Cosa ha chiesto, Soverato? Quali idee sono venute a mente all’Amministrazione? E se non le sono venute, quale idee ha chiesto, l’Amministrazione, a chi ne ha? Niente: a pioggia, anzi, a pioggerellina di robetta da poco; per accontentare tutti i neostorici, neopoeti, neoscienziati, neoqualsiasicosa di Soverato, inclusi i neobibliotecari.

 Eppure mesi fa io avevo proposto… cosa, non ve lo dico… invitando qualcuno a recarsi alla Regione e proporre: abbiamo o no un consigliere regionale? Era un’ideona, di alto valore culturale. È stata proposta?

 Se è stata proposta e la Regione ha detto di no, me la piglio con la Regione. Se non è stata proposta, come io credo, me la piglio con il Comune.

 In entrambi i casi, invano.

Ulderico Nisticò