Che sappiamo del Quarzo?


 A Soverato, la maggioranza è abbottonata; l’opposizione non esiste. Se ne deduce che le notizie vanno raccattate come capita. Quello che è certo è che il Quarzo, o Comac che dir si voglia, nell’estate 2024 non è mai stato utilizzato, anzi è rimasto chiuso; da qualche giorno, anche con catena e lucchetto nuovi di zecca. Non c’è più il comodato d’uso degli anni passati, di cui abbiamo fruito in tanti: io, con parecchi spettacoli teatrali.

 La voce popolare – riferisco quello che sento – sussurra di un ritorno dell’idea di abbattere l’esistente, e costruire… costruire, cosa? Si disse, ai tempi dell’Ibiza dell’Est di Mancini, di “albergo a cinque stelle”, che era, per Soverato, come quei barboni che non hanno le scarpe però portano la croce di cavaliere di quando erano ricchi. Comunque non era minimamene vero, e si parlò di un’idea di “strutture ricettive”: quelle che, come accadde in molti altri soveratani casi, da albergo sarebbero velocissimamente divenuti appartamentini.

 Siccome non so nulla di preciso per i fatti di questi ultimi giorni, mi piacerebbe saperne, e non con privati mormorii, ma in forma palese.

 Concludo ricordando ai lettori quante volte ho proposto che il Comune acquisisse lo stabile per adattarlo, qualificandolo ARCHEOLOGIA INDUSTRIALE, ad opportuna utilizzazione come centro congressi, come sede di associazioni, come luogo d’incontro…

 …o anche come BIBLIOTECA COMUNALE. E qui per ora mi fermo, perché della biblioteca parlerò meglio e con dovizia di particolari a partire dal fatale 10 maggio scorso. Lo farò quando mi gira più storta del solito, e intanto zitti chi sa il gioco.

 Ma i soldi? Ebbene, i vari sindaci, e oggi abbiamo anche un consigliere regionale, dovevano e dovrebbero andare alla Regione, direttamente dai responsabili politici e non dai passacarte, e pretendere un intervento diretto e con denari contanti. Denari, non chiacchiere di Bruxelles.

 La Calabria deve o no spendere quel mucchio di monete che, dal 1970, la Regione rimanda vergini indietro?

 Altrimenti, e per puro amore di verità e non per utile di nessuno, vi ricordo che il Quarzo è proprietà privata; e, che io sappia, nemmeno tutelato come bene storico, nonostante la sua veneranda età del 1937.

Ulderico Nisticò