Domenica 30 giugno l’Associazione Pro Loco Sant’Andrea organizza la seconda edizione della manifestazione “Sant’Andrea Borgo… un Tesoro da scoprire”, un’intera giornata dedicata alla scoperta dei “Tesori nascosti” custoditi a nell’antico Borgo medievale, che mira a far conoscere e valorizzare il patrimonio culturale, artistico, architettonico e paesaggistico.
Il programma prevede passeggiate libere in itinerari suggeriti e visite guidate con raduno sotto l’Olmo secolare con partenza alle ore 10:00 e alle ore 16:00.
La giornata sarà allietata da musicisti di strada e sarà possibile degustare i prodotti tipici locali nei diversi punti di ristoro segnalati sulla locandina dell’evento.
È consigliata la prenotazione al n. 3760424720 anche tramite WhatsApp o sulla pagina Facebook.
Sant’Andrea Apostolo dello Jonio (CZ), quarto Comune d’Italia e primo in Calabria per il nome più lungo, sorge come Borgo medievale collinare nel X secolo, anche se, nella sua campagna, si trovano i resti della chiesetta basiliana di S. Nicola di Cammerota, risalente al IX secolo.
Il Borgo prende forma ed assume le caratteriste di un Borgo “murato”, per effetto delle costruzioni attaccate l’una all’altra e, poggiato su tre colline, presenta un’armoniosa architettura medievale.
Al suo interno, si trovano alcune perle che meritano menzione e soprattutto di essere visitate, sia per la bellezza esterna che per i meravigliosi contenuti.
L’itinerario della visita, che si snoderà attraverso antiche vie di fuga tra stradine e viuzze, alcune delle quali ancora lastricate in granito, prevede:
– Palazzo Jannoni, XVII secolo;
– La Torre civica dell’orologio;
– La Chiesa Matrice, nel cui interno è custodito il quadro dell’Immacolata, attribuito a Francesco de Mura; altresì si trovano al suo interno i Pastori del Presepe (Santucci), realizzati dall’artista serrese Vincenzo Zaffino (1865);
– La casetta della Monachella di S. Bruno, al secolo Mariantonia Samà, che nel mese di ottobre 2021 è stata proclamata Beata;
– Palazzo Stella/Mattei;
– Palazzo Scoppa, già antica Grangia dei Certosini (XII secolo) e ora Convento delle Suore Riparatrici. Al suo interno, oltre al magnifico loggiato, formato da sedici colonne in granito, sontuoso affaccio sul Golfo di Squillace, si possono ammirare delle splendide maioliche dipinte a mano (XVIII secolo), l’appartamento della Baronessa Enrichetta Scoppa, arredato con mobili di pregio della seconda meta’ del 1800 e non ultima, la Pala degli Arcangeli, pittura di scuola michelangiolesca, ritrovata nel 2007, datata 1603 ed attribuita a Bernardino Barbatelli, detto Bernardino Poccetti, meglio conosciuto a Firenze come Bernardino delle Grottesche;
– La Chiesa di Sant’Andrea Apostolo, completamente affrescata dagli artisti pizzitani Diego Grillo e Carmelo Zimatore;
– Palazzo Damiani.