Autonomia differenziata: l’Europa cade dal pero


 L’Europa in scadenza trova il fiato per parlare male dell’Italia; meno male che il 14 luglio si leva di torno. Dice, questa Europa in agonia, che l’autonomia differenziata accrescerebbe le differenze tra regioni ricche e regioni povere.

 Dov’era, l’Europa, quando ogni anno le statistiche c’informano che il Sud va malissimo, e che la Calabria è l’ultima tra tutte le regioni dell’Unione (a parte patacche francesi in America e spagnole in Africa)? Quando mai l’Europa ha mandato qualche passacarte a controllare se la Calabria, dal 1970 al 2022, ha speso i soldi europei: e sappiamo benissimo che non li ha spesi.

 Con quanto ha avuto la Calabria, sarebbe lastricata d’oro. E, per dare il buon esempio, taccio di inettitudine (politica, s’intende: per il resto, santi subito) i seguenti signori di centro[destra]: G. Nisticò, GB Caligiuri, G. Chiaravalloti, G. Scopelliti e Stati, J. Santelli (purtroppo morta, ma non è che nei suoi otto mesi abbiamo scialato) e Spirlì. Quelli di sinistra e centrosinistra manco li nomino.

 Ebbene, l’Europa ha mai assunto una posizione contro la Regione Calabria? Un rimprovero? Mai. Si accorge solo ora che la Calabria è ultima? Tranquilli: ultimo è aggettivo di grado superlativo, cioè non ci può essere una cosa più ultima; né un ultimo può peggiorare, in quanto è già il massimo del peggio.

 E hanno mai parlato i partiti calabresi, ammesso che esistano? E gli ecclesiastici calabresi improvvisamente loquaci e per decenni devoti di sant’Arpocrate? E gli intellettuali superpremiati a piagnistei?

 Nessuno ha mai detto che i presidenti di Giunta e gli assessori erano, fino al 2022, degli incapaci; e peggio del peggio i loro passacarte. Politicamente parlando: per tutto il resto…

 Ora, secondo l’Europa, e secondo qualcuno di qui che un giorno vuole l’indipendenza del Sud e un altro giorno brama i soldi del Nord, io, e dico io Ulderico Nisticò, dovrei battermi per mantenere il posto, per fornire un alibi a quegli inutili personaggi (politicamente parlando!), e ai sederi piatti della Cittadella?

 E invece spero che l’autonomia differenziata ci costringa a mandare a casa i politicanti e mezzemaniche, e a scegliere una classe dirigente seria. E, quando incontriamo un assessore, invece di offrirgli il caffè e chiedergli un favore, li possiamo prendere a male parole: infatti, li paghiamo noi! E ripeto che voglio la Regione Ausonia con Molise Puglia Campania Basilicata Calabria messi assieme.

 L’autonomia farà un po’ male? Beh, anche un’operazione chirurgica un tantino duole; ma il medico pietoso fa la piaga verminosa.

Ulderico Nisticò