Ci dev’essere stato un piccolo recupero serale, se ancora nel pomeriggio di domenica l’affluenza era del 25% circa; ora risulta il 40, 63%. Un tempo Soverato era la terra della passione politica: un tempo!!! Oggi è palese lo scarso interesse. Ci sarebbe da indagare quanti risiedono all’anagrafe e in realtà abitano undici mesi l’anno altrove. È anche ora del voto elettronico PEC, che sarebbe anche un bel risparmio.
Un’occhiata ai principali risultati insegna che Fratelli d’Italia è al 25,31%, meno della media nazionale: del resto, non esiste FdI a Soverato.
Anche il PD, solo il 21,65: per esserci a Soverato un consigliere regionale e altri del PD, è un numero basso. Del resto, non esiste un PD a Soverato.
È sorprendentemente alto invece il risultato di Forza Italia, il 21,05, con 367 preferenze per la Princi, un centinaio in più dello stesso Tajani. Confidiamo faccia bene per la Calabria e il Meridione, a Strasburgo. È lecita la domanda chi ne prenderà il posto alla Regione.
I 5 stelle, che in Calabria reggono a differenza della media nazionale, vantano solo un 10,36%. I Verdi, se la cavano. Il resto delle liste, percentuali irrisorie.
La Lega arrangia solo un 4,81%; anche nel resto della Calabria non sciala; e pensare che alle ultime europee ebbe il 22%. Il declino è iniziato con i dirigenti calabresi e le loro liti, e precipitato con Spirlì. Salvini un commissario doveva nominarlo due anni fa, non, come ha fatto, lo scorso mese.
Sommando le forze della maggioranza di governo, il dato è oltre il 50%.
Riassunto: in quella che fu la terra della politica, Soverato, la politica non c’è.
Ulderico Nisticò