Il PSI si riorganizza in tutto il catanzarese


partitosocialistaitalianoSvolto nelle scorse settimane, il Congresso Nazionale di Salerno pare aver dato nuova linfa alla Federazione Provinciale del PSI di Catanzaro. Dopo aver preso parte alla kermesse nazionale, caratterizzata da oltre settecento delegati, il Commissario Piero Amato ha infatti convocato un’assemblea di iscritti e simpatizzanti nel quartiere Lido per riflettere sulle risultanze del congresso, per confrontarsi sul sempre attuale tema della diaspora socialista e per tracciare le vie per il futuro. Presenti un gran numero di persone tra cui molti giovani e molte donne.

I lavori sono stati inaugurati dalla relazione di Piero Amato, recentemente nominato componente del Consiglio Nazionale del partito. Per il commissario provinciale «la ricomposizione della diaspora socialista permane tema prioritario, nella convinzione della necessità, per il paese, della presenza di un partito di ispirazione riformista e socialdemocratica, capace di avere nel socialismo europeo il proprio riferimento. Da anni – ha proseguito Amato – in tutto il paese e nella regione Calabria, sono stati fatti senza successo generosi tentativi di ricomposizione; appare oggi urgente aderire alle sollecitazioni degli ex militanti e simpatizzanti ed aggregare l’area socialista. In tal senso, il Congresso di Salerno e l’Assemblea di Catanzaro Lido lasciano ben sperare nell’ottica di una costituente di tutte le anime socialiste, protagoniste, negli ultimi venti anni dopo tangentopoli, di diverse esperienze». Alla base della diaspora interna al mondo socialista ci sarebbe per Amato un errore di fondo: «l’aver gettato il bambino con tutta l’acqua sporca, abitudine tutta italiana, ha portato non solo l’allontanamento dei cittadini dalla politica e la sfiducia verso i suoi rappresentanti ma anche il proliferare di movimenti e partiti senza cultura di governo ed ideali. La strada da percorrere – ha concluso il commissario provinciale del PSI – è ancora oggi imperniata sulla solidarietà nei confronti dei ceti più deboli, sulla fratellanza fra i popoli, sulla libertà di espressione, sul garantismo dell’individuo, noché sulla tutela dell’ambiente e la salvaguardia del territorio, temi, questi ultimi, sottolineati con fermezza solo da Papa Francesco».

I lavori sono stati conclusi dal Segretario Regionale Luigi Incarnato, nominato componente della Direzione Nazionale del PSI, per il quale «la presenza di così tante persone a riunioni di partito è una caratteristica non certo facilmente riscontrabile ai giorni nostri; ciò fa ben sperare per il futuro in una provincia in cui il partito socialista raggiunse i massimi livelli di consenso». Incarnato ha poi ricordato come «il ruolo dei riformisti all’interno del PD non venga adeguatamente riconosciuto, pur appropriandosi lo stesso PD, dei principi del socialismo democratico europeo».

A conclusione dei lavori è stato nominato un Coordinamento provvisorio per l’organizzazione del partito in città. Principale responsabilità ad Alessandro Tassoni che sarà accompagnato da Luca Crispino, Emanuele Orlanza, Roberto Papaleo, Francesco Iiritano, Manlio Coglitore, Giuseppe Martino, Francesco Tassoni, Vitaliano Gallo e Gino Spanò. A Roberta Capri l’incarico di occuparsi dei problemi delle donne, tema che vedrà coinvolte anche Adriana Lopez, Rosalba Donato, Manuela Lamberti, Angela De Stefano e Anna Maria Fedele.

Successivamente, l’assemblea ha dato mandato ad un comitato ristretto di far pervenire al commissario Piero Amato la proposta per un coordinamento provinciale e per l’organizzazione di un analogo incontro nel lametino. Di tale comitato fanno parte: Piero Lapiana (Borgia), Antonio Rispoli (Davoli), Vittorio lupis (Olivadi), Antonio Biamonte e Giuseppe Falbo (Sellia Marina), Vincenzo Valente (Sersale) Pino Pipicelli e Franco Tropea (Soverato), Francesco Saverio Nitti e Alessandro Rizzo (Catanzaro).


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