Lectura Dantis a Soverato, il prof. Salvatore Marino ha letto e commentato parte del XXVI Canto


La brillante lezione del prof. Salvatore Marino ha segnato la seconda tappa del percorso previsto dal progetto Lectura Dantis, organizzato dal Comitato di Soverato della società Dante Alighieri. Ha introdotto i lavori il presidente del Comitato, Gerardo Pagano che ha presentato brevemente il sistema morale della Commedia, fondato sulla filosofia di Tommaso d’Aquino, per il quale la condanna del peccato consente la comprensione, qualche volta anche l’ammirazione, del peccatore, la cui umanità trova rappresentazione piena nei versi del Sommo Poeta.

Marino ha letto e commentato quella parte del XXVI canto che ha per protagonista Ulisse, che vincendo anche i sentimenti più intimi che lo legavano al padre, alla sposa e al figlio, sceglie di affrontare un viaggio per scoprire il mondo che si trova al di là delle colonne d’Ercole. Per convincere quei pochi compagni che gli restavano a seguirlo nell’impresa, l’eroe greco fa appello al desiderio di conoscere e di sapere, che è caratteristico dell’umana semenza, e ne ottiene una appassionata adesione.

Ma il folle volo ha la tragica conclusione nel naufragio che sommerge la barca , quando era già apparsa una montagna che poteva dar senso all’impresa. In conclusione il relatore, indossata una corona d’alloro ha recitato con abile oratoria i versi appena commentati. Dal pubblico, che ha seguito con attenta partecipazione, sono state poi poste delle domande alle quali ha risposto il relatore.

Questa seconda esperienza ha confermato la validità dl progetto Lectura Dantis, che sarà ripreso in autunno. In conclusione Pagano ha comunicato che lunedì 29 maggio, nella ricorrenza della Giornata della Dante Alighieri , il Comitato di Soverato ha organizzato la conferenza del prof. Mario C. Pigazzini, che nel Teatro Comunale, presenterà i canti I e XXXIII del Paradiso, che fanno parte del suo libro Freud non va in Paradiso. All’iniziativa hanno aderito gli Istituti di Istruzione Superiore di Soverato.