Provincia di Catanzaro: l’Ente che rinuncia a governare


Da qualche giorno, sull’albo pretorio online dell’amministrazione provinciale di Catanzaro è stata pubblicata la deliberazione n. 53 del 27 febbraio scorso con la quale il Presidente della Provincia di Catanzaro, Amedeo Mormile, ha fornito ai settori tecnici un atto di indirizzo poco comprensibile che ha la palese “ambizione” di rinunciare a governare.

L’oggetto della deliberazione titola: “Atto di indirizzo annullamento bandi di gara lavori per la messa in sicurezza strade provinciali”. Dal titolo si potrebbe pensare ad una sorta di rinuncia della Provincia a mettere in sicurezza le strade provinciali. Ma che senso può avere una delibera con queste intenzioni?

La lettura del dispositivo non aiuta certo a capire la linearità di tale provvedimento. Paventando la presenza di un superiore interesse pubblico dovuto alla crisi finanziaria dell’Ente e di diverse valutazioni per soddisfare le esigenze del territorio (quali?), si richiede ai dirigenti di annullare i bandi di gara richiamati nella delibera stessa e finalizzati alla manutenzione e gestione ordinaria delle strade. L’obiettivo, sicuramente non ben descritto, dovrebbe essere quello di ottenere un maggior numero di interventi di taglio dell’erba sulle strade e conseguentemente meno manutenzione ordinaria.

Tale atto di indirizzo probabilmente andava fatto prima della pubblicazione dei bandi di gara. Ora, invece, la delibera interferisce con l’attività di gestione (la Legge Bassanini è in vigore dal 1997).
Peraltro, i bandi di gara, che il Presidente Mormile intende revocare, contengono tutti dei capitolati nei quali è previsto il taglio dell’erba sulle strade. Non si comprende quindi perché si debbano revocare, considerato che si tratta di regolari aste pubbliche.
Allo stato attuale la gestione dell’Ente appare in stato confusionale.

È in affanno la procedura finanziaria di riequilibrio pluriennale, sottoposta ultimamente alla richiesta di chiarimenti dagli organi preposti che comporterà la rimodulazione del piano; e, nella incertezza della sua approvazione, la condotta amministrativa attuale potrebbe prefigurare scenari di dissesto. Nei corridoi di “Palazzo di vetro”, tra i dipendenti c’è sempre più il timore di vedere travolta la loro serenità e quella delle loro famiglie anche a causa di strane “rivoluzioni” nella macchina amministrativa. Sulla crisi finanziaria aleggia il silenzio e il Consiglio Provinciale non viene coinvolto da mesi.

Il gruppo consiliare PD da sempre ha dimostrato collaborazione, rinunciando molto spesso a fare opposizione poiché il fine ultimo è quello di salvare l’Ente.
Ci pare, però, che ora sia giunto il momento di intervenire con forza per scuotere il Presidente e i consiglieri che lo sostengono e ricondurli a un maggiore senso di responsabilità nell’assumere decisioni, con l’obiettivo di evitare scenari di deriva amministrativa.
È necessario farlo per la salute dell’Ente, per la dignità professionale di tutti i dipendenti e per garantire alle nostre comunità una Provincia autorevole e ben governata.

Gruppo consiliare Partito Democratico
Gregorio Gallello, Mario Deonofrio e Raffaele Mercurio.