Gal Serre Calabresi – Alta Locride: La Coldiretti brancola nel buio


gal-serre-calabresiAssolutamente privo di fondamento, volutamente denigratorio e palesemente falso il documento a firma della COLDIRETTI Calabria apparso sugli organi di informazione in questi giorni.
Andiamo ai fatti.
Il Consiglio di Amministrazione si determina per convocare l’Assemblea dei Soci per l’approvazione del nuovo statuto, l’aumento del capitale sociale e l’ammissione di nuovi soci nonché per l’elezione di un componente del CdA. Il Presidente convoca l’Assemblea dei Soci per l’8 aprile scorso così come anticipato nell’ultimo CdA dove un gruppo di consiglieri presentano un documento che sollecita il Presidente ad andare in questa direzione e di valutare anche la possibilità di un rinnovo degli organi purché tali procedure non compromettano l’avvio delle attività per la presentazione del nuovo Piano di Sviluppo Locale per il periodo 2014-2020.
Nessun decisionismo inconcludente e approssimativo da parte del Presidente, come recita la nota di Coldiretti: piuttosto pragmatismo e legalità!!!
L’Assemblea dei Soci dell’ 8 aprile, alla quale è bene evidenziare che COLDIRETTI socio del GAL è stata assente, ha semplicemente ( ed all’unanimità) approvato la proposta del Presidente di rinviare prima l’approvazione dello Statuto e poi gli altri punti all’odg per consentire una verifica di conformità delle norme statutarie alle disposizioni normative di attuazione della misura 19 del PSR Calabria, relativa al finanziamento dei progetti del GAL, di cui si era discusso il giorno prima presso gli uffici regionali e di cui in Assemblea il consigliere Francesco Scalfaro aveva relazionato.
Anche in questo caso, un atto di responsabilità del Presidente, supportato dalla fiducia dei soci.
I risultati del PSL Terrae Nostrae resi pubblici nel convegno del 12 marzo u.s. sono esattamente il contrario di quanto affermato dalla Coldiretti. 172 progetti conclusi e rendicontati di cui 108 (63%) a favore di aziende del territorio, 42 (24%) a favore di Comuni e 22 (13%) a regia diretta del GAL.
Altro che risultati inconcludenti: farebbero bene a parlare direttamente con le tante aziende agricole, 93 per l’esattezza, delle micro filiere territoriali (miele di Amaroni, Nocciola di Torre Ruggiero e Cardinale, bergamotto dell’Alta Locride) con le imprese artigiane, ben 10, con le 41 aziende agricole che hanno potuto ripristinare e recuperare con tecniche di ingegneria naturalistica i loro fondi rustici …. e così via. Vogliamo anche parlare della attività di promozione delle eccellenze territoriali ad EXPO e delle manifestazioni locali legati ai temi di EXPO?
Risultati che la Coldiretti dovrebbe conoscere!!! E già: ma dove era la Coldiretti, chi l’ha vista, dove erano i suoi due consiglieri nei Cda del GAL di 1° e 2° livello, quali proposte hanno portato in 5 anni di attività?
I numeri dicono che il GAL Serre Calabresi è tra i primi posti per qualità e performance di spesa.
Per quanto ci riguarda andiamo fieri ed a testa alta del lavoro fin qui fatto: con la consapevolezza – certo – di aver fatto degli errori ma altrettanto consapevoli di aver dato un contributo reale e concreto allo sviluppo di questa parte della Calabria. Di questo sono testimonianza le attestazioni di stima che gli attori locali, pubblici e privati, i rappresentati dell’Amministrazione Regionale e, persino, il Ministero delle Politiche Agricole, quotidianamente ed in ogni occasione pubblica e privata riservano a questa Agenzia di Sviluppo. Così come ci appagano le numerose richieste di adesione al GAL che sono pervenute in questi giorni e che ci consentiranno di allargare ancora di

più il partenariato territoriale con l’ingresso di CIA e Confagricoltura, dell’Unione dei Comuni di Monte Contessa, della FAI CISL, di diverse associazioni culturali e turistiche, di numerose aziende del territorio.
La Coldiretti può dormire sonni tranquilli: il GAL Serre Calabresi continuerà, con il consenso di tanti Sindaci, di tante organizzazioni di categoria, del sindacato e del mondo dell’ associazionismo e di tanti operatori sulla strada intrapresa.
Se qualcuno si vuole tirare fuori, come è successo per il Distretto Rurale, ce ne faremo una ragione ed andremo tranquillamente avanti.
Rimaniamo, come sempre, disponibili a qualsiasi confronto.


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