Il 17 Aprile saremo chiamati a votare sulla politica energetica italiana. A pochi giorni dal Referendum tutto sta passando sotto silenzio. Il futuro energetico del nostro paese potrebbe essere vincolato o svincolato dopo il voto di Domenica 17 aprile. Il Referendum sarà reso valido se parteciperanno al voto il 50.1 degli italiani avanti diritto al voto. Tramite il Referendum gli Italiani potranno esprimersi liberamente sull’opportunità di mantenere gli attuali permessi governativi che consentono alle grandi compagnie petrolifere di estrarre Idrocarburi entro le 12 miglia marine (circa 20 chilometri) fino all’esaurimento del giacimento. A oggi sono 92 le piattaforme in funzione nei limiti delle 12 miglia marine. Se dovesse vincere il SI dopo aver raggiunto il quorum del 50.1, le attuali 92 piattaforme dovranno essere smantellate definitivamente alla scadenza della concessione. I promotori del SI stanno segnalando che le Trivelle rappresentano un pericolo alla salute umana, alla morfologia ittica e marina, in particolare dove sono attive le 92 piattaforme. Il Comitato del SI chiede la chiusura delle piattaforme segnalando che lo sfruttamento delle risorse marine genera forti elementi di criticità e tra l’altro gli effetti economici per la Regione interessata sono relativamente bassi. Con la vittoria del SI i danni ambientali potrebbero essere ridimensionati negli anni futuri questa è la tesi del Comitato Promotore del SI, contestata nel merito dal Comitato Promotore del NO che dichiara che le piattaforme sono rigorosamente controllate e purificate. Ai cittadini la volontà di decidere per le tesi del Si o per le tesi del No.
Enrico Vaccaro