Due uomini, Giovanni Veneziano di 51 anni e Francesco Mancuso di 32, sono stati arrestati dai Carabinieri della Stazione Lamezia Terme Sambiase, per i reati di rapina ed estorsione aggravata in concorso, su disposizione della Procura della Repubblica di Catanzaro.
Le indagini sono partite il 20 ottobre scorso quando, in un terreno di una campagna sita in località Feudo a Lamezia, è stato rinvenuto un furgone Fiat Ducato, di proprietà di due persone residenti in un paesino del catanzarese, furgone che era stato prelevato il 10 ottobre a Catanzaro nei parcheggi dell’ospedale civile d”Pugliese” del capoluogo. Poco dopo il rinvenimento sul luogo sono arrivati anche i proprietari del Ducato che ancora non avevano sporto denuncia di furto.
I Carabinieri, insospettiti, hanno intuito che potesse trattarsi del classico “cavallo di ritorno” e pertanto hanno cominciato una serie di indagini per capire le dinamiche dell’accaduto. Dopo aver visionato i filmati di un sistema di videosorveglianza di un distributore di benzina dove era avvenuto l’incontro tra le vittime e gli estortori, hanno intuito che i due uomini arrestati, per restituire il mezzo rubato, avevano contattato telefonicamente i proprietari ottenendo da loro la somma di 400 euro. Lavorando in sinergia con i carabinieri della Stazione di Catanzaro Santa Maria, che hanno rintracciato i due uomini, gli agenti dell’Arma hanno potuto così arrestarli. Per Veneziano è stato disposto il carcere mentre per Mancuso gli arresti domiciliari.