E se le sanzioni ce le fa la Russia a noi?


 La Russia è il vasto Stato del mondo, ma la sua economia non è altrettanto potente. Secondo una costante che dai tempi degli zar passa per quelli di Stalin e di Putin, eccelle nell’industria pesante e in alcuni settori specializzati, ma tutt’altro nella produzione di beni di consumo; esporta materie prime più che prodotti finiti. Le materie prime sono soprattutto gas, petrolio e grano, che l’Europa importa.

 L’Italia, in particolare, dipende dal gas russo. Peggio per noi, se non estraiamo quello che pure in Italia c’è; e se non ci procuriamo energia con il nucleare e altri modi utili; e senza tanti biribimboli e gretesche utopie.

 E se la Russia, invece di subire le sanzioni, le impone a noi, tagliandoci il gas; o aumentandone il costo, che è già altissimo? Il costo dell’energia sta già danneggiando pesantemente l’economia, soprattutto quella al dettaglio. Siamo proprio sicuri di poter fare i galletti con Putin?

 A proposito, si apprende che anche l’Ucraina aumenta il prezzo del mais, essenziale per l’allevamento e altro.

 O dobbiamo dare retta alle voci che vengono dall’America su un futuro gasdotto dai Paesi Arabi, o persino portato con navi dagli USA? Sarebbe solo cambiare padrone.

 In mezzo a tutto questo, l’Europa in quanto UE non conta nulla. Dice la sua la Francia, interviene la Germania; l’Italia osserva la sua linea politica dal 1943: resa incondizionata. E come farebbe, Draghi, con un governo a maggioranza arlecchina e in disaccordo su tutto? E figuratevi sulla Russia e sull’Ucraina.

 Sarei curioso di sapere quanti nostri parlamentari hanno la benché minima idea di dove siano esattamente le due repubbliche russofone, eccetera. Idem per la Crimea.

 O quanti si ricordano che la Crimea è di fatto russa dal 2015; e già da prima Donbass e Luhansk erano solo nominalmente parte dell’Ucraina, e di fatto autonome e sempre più legate alla Russia, con la quale condividono stirpe e lingua; e cui vogliono appartenere.

 L’Ucraina, una terra vasta due volte l’Italia ma in condizioni economiche molto modeste, vorrebbe entrare in EU. Se fosse solo un fatto economico, beh, abbiamo fatto entrare di peggio… Ma c’è una clausola folle, che chi entra in EU deve entrare anche nella NATO, cioè passare sotto comando americano.

 Come vedete, nel 1945 la guerra non l’hanno persa solo Germania e Italia, l’ha persa tutta l’Europa.

 Insomma, siamo messi male tutti gli Europei.

Ulderico Nisticò