Soverato, trionfo del gusto ed opportunità di sviluppo per un torrone d’eccellenza


La promozione del territorio passa per il gusto, ancor più quando una ricetta unisce due risorse del territorio, la nocciola Tonda di Calabria bio ed il miele di Amaroni per dare vita ad un torrone superlativo, da mangiare tutto l’anno.
Le peculiarità sono state illustrate nel corso di uno show cooking, tenutosi presso dall’Istituto Professionale di Stato Servizi per l’Enogastronomia e l’Ospitalità Alberghiera (Ipssoea) di Soverato che ne ha ideato la ricetta con il supporto tecnico di Paolo Caridi, pastry chef di Casa Mastroianni e detentore di diversi Guinness in fatto di torrone.

Prodotti di elevata qualità come nocciole che ne compongono l’80%, il miele 19% e 1% circa di aromi, mandarino, arancia, limone, bergamotto e la cannella per dare un tono tipico natalizio e per i più golosi anche la variante con la copertura di cioccolato fondente al 72%. Prossimo passo il disciplinare per poter produrre un prodotto identitario del territorio.

Un momento che ha dato il via ad una manifestazione, inserita nell’evento nazionale “Nocciola day”, alla decima edizione e intrapresa nell’ambito del progetto di cooperazione “Terre di Calabria”, finanziato dal Dipartimento Agricoltura e Risorse Agroalimentari della Regione nell’ambito della misura 19.3 del PSR Calabria 2014-2020.

Su opportunità di sviluppo e valorizzazione delle risorse endogene dell’area delle Serre Calabresi, nella sala consiliare del Comune, si sono confrontati nel corso di una tavola rotonda: rappresentanti istituzionali, esperti del settore e categoria produttiva.

Ernesto Alecci, sindaco di Soverato, Emanuele Amoruso, presidente del Consiglio della Città di Soverato, Renato Daniele, dirigente dell’Ipssoea, Marziale Battaglia, presidente del Gal Serre Calabresi.

Ai lavori ha partecipato Filippo Mancuso, presidente del Consiglio regionale, che ha delineato la realtà di una regione che possiede prodotti di grande qualità che di per sé dovrebbero essere fonte di sviluppo indicando la necessità di una politica più vicina alle aziende.

Giuseppe Rotiroti, presidente Ats Tonda bio di Calabria e del Consorzio Valorizzazione e Tutela Nocciola di Calabria, ha invece rimarcato come i produttori contribuiscano alla salvaguardia del territorio, come loro che sono i primi protagonisti della realtà della nocciola nell’area delle Preserre, e specificatamente nei comuni di Cardinale e Torre di Ruggiero, abbiano sempre creduto nella collaborazione a partire dagli anni Sessanta. Nel 2008, la costituzione del Consorzio, quando la realtà corilicola sembrava persa ed è stata invertita la rotta con il recupero dei vecchi noccioleti e l’impianto di nuovi, con l’impegno profuso per produrre un prodotto sempre migliore, fino alla scelta di diversi produttori di convertire la produzione in bio. Il prossimo obiettivo è la trasformazione in loco.

Per Teresa Lagrotteria, vicesindaco del Comune di Amaroni, “la politica di sviluppo locale può portare lusinghieri risultati, dal dicembre 2005 Amaroni fa parte dell’Associazione Nazionale “Le Città del Miele”, nata per sostenere e promuovere il riconoscimento delle tipicità dei mieli Italiani.

Il marchio collettivo comunale “Amaroni Mieli – I buoni di Calabria”, ha rafforzato l’identità del territorio e del prodotto.
Diverse ancora le voci che si sono aggiunte al confronto, coordinato da Valerio Caparelli, direttore Accademia nazionale italiana Tradizioni alimentari. Tra queste: i docenti dell’Ipssoea, Domenico Origlia, Luigi Quintieri, Daniele Tommaso Mellace. il maestro pasticciere Paolo Caridi e Walter Placida, presidente Confagricoltura Catanzaro, Giuseppe Palmisani, dirigente di settore.

A concludere l’iniziativa la partecipata degustazione del torrone sul corso di Soverato.
Trecento i quintali di materie prime impiegate per la realizzazione di 20 mila torroncini.