Nella mattinata di martedì 9 febbraio si è tenuto un convegno riguardante la piaga del bullismo e del cyberbullismo. L’incontro si è svolto sulla piattaforma Google Meet, con gli studenti dell’Istituto Comprensivo di Tiriolo, guidato dalla dirigente scolastica Daniela Quattrone che ha preso parte all’evento insieme ai professori Giuseppe Cugnetto e Teresa Amato.
Relatrice, la dottoressa Rita Tulelli, la giurista, ha approfondito le varie forme di bullismo, da quello “diretto”, che si manifesta con violenza fisica e verbale, a quello “indiretto”, che vede la sua manifestazione in comportamenti subdoli e calunniosi atti a minare nel profondo le relazioni sociali. Durante l’evento si è anche approfondita la similitudine tra la figura del bullo e quella del mafioso, i loro comuni denominatori sono la violenza nei confronti dei più deboli, il timore che incutono negli altri, l’omertà o l’indifferenza che viene suscitata in chi non viene colpito.
Nell’occasione è stato presentato il libro “Il fragile bullo” scritto dalla dottoressa Rita Tulelli con la prefazione dell’Onorevole Angela Napoli edito dalla casa editrice “La Rondine Edizioni”, protagonista del libro è il bullismo che è rappresentato da azioni di prevaricazioni e violenze piscologiche, verbali e fisiche, compiute intenzionalmente e continuamente da un giovane o da gruppi di giovani nei confronti di loro coetanei.
I ragazzi hanno posto moltissime domande alla dottoressa Tulelli, la quale ha approfondito anche la legge 71 del 2017. Il messaggio della mattinata è stato quello di far comprendere ai ragazzi che il bullismo ha conseguenze negative anche per il bullo. Se non smette, probabilmente quando sarà adulto continuerà a fare il prevaricatore sul posto di lavoro.