È delle ultime ore la richiesta di De Magistris di incontrare i sindaci, dopo aver letto, per sua stessa dichiarazione, il documento Salva Calabria da noi sottoscritto qualche giorno fa.
Sono profondamente amareggiato per questo suo atteggiamento perché non riesco a comprendere le motivazioni che gli abbiano impedito, prima di autocandidarsi, di avviare un confronto proficuo con noi che, a mio modesto avviso, siamo le vere sentinelle del territorio. Che quotidianamente ci interfacciamo con le problematiche di questa terra e lavoriamo tenacemente per risolverle.
Trovo arrogante questo modo di fare politica anche perché lede i metodi saldi della democrazia. E allora penso sia irrispettoso che una figura politica, per lo più esterna al contesto calabrese, decida di incontrarci soltanto dopo aver ufficializzato la sua candidatura.
Anche il comportamento di Tansi è antidemocratico perché per essere eletti Presidenti del Consiglio Regionale è necessario il voto dei consiglieri eletti e non un accordo spicciolo intriso del populismo più spietato.
Abbiano il coraggio, se davvero tengono alle sorti di questa Regione e vogliono battere la destra, di mettersi in discussione nell’area del centrosinistra ragionando inclusivamente insieme anche ai movimenti come quello dei sindaci che realmente rappresentano il civismo. Diversamente significherebbe non avere rispetto per chi ogni giorno si impegna e spende le sue energie per lo sviluppo di questa terra.
Sono certo che nel breve termine arriverà una risposta ufficiale anche dagli altri colleghi sindaci con i quali, a seguito della riunione Road Map, avevamo concordato una linea che rispettasse i passaggi democratici. Ho voluto esprimere questo sentire, che poi è comune anche agli altri, perché non sopporto le autocandidature e gli atteggiamenti populisti che intaccano gravemente la democrazia.